Bodega Don Bosco …una tradizione enologica partita da Asti.

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Lungo la Ruta National c’è la Facoltà di Enologia Don Bosco, la più antica dell’America Latina, la Scuola secondaria Don Bosco e il santuario di Maria Ausiliatrice patrona dell’Agro Argentino.

Il Don Bosco possiede la cantina più antica di Mendoza e dispone dal 1968 della più antica torre vinaria dell’Argentina (un cilindro di 35 metri e una circonferenza di 18m per contenere 2milioni e mezzo di litri).

Aree collinari, vigneti per Lambrusco, Cabernet, Merlot e anche il più liquoroso Giovanni Bosco.

“Nel 1898 i salesiani aprirono il primo oratorio in quella campagna preparando la manodopera per le attività vitivinicole e oggi ci troviamo dinnanzi ad una industria del vino.” Ha detto Erminio Renato Goria in apertura dei lavori presieduti dal Don Egidio Deiana presso la Camera di Commercio di Asti.

“Industria che da posti di lavoro, che forma giovani al lavoro, al senso del dovere come auspicava Don Bosco. Mi ha sempre colpito questa tensione al lavoro da parte di un prete, che ha anticipato tutti con i suoi contratti di apprendistato”. Forte e decisa la sottolineatura di Goria ai rappresentanti alle istituzioni salesiane e ai rappresentanti i Paesi dove opera la missione educativa di don Bosco e attraverso le scuole agricole e della ristorazione.

San Giovanni Bosco è uomo del Monferrato, lo ha sempre affermato don Deiana, e da questa terra senza confini che ha gemmato scuole agricole e della ristorazione, nell’appartenenza alla Chiesa, sino agli estremi confini della terra.

“Posso solo dire grazie a tutti i Salesiani, al nostro Don Deiana, Rettore del Colle Don Bosco di Castelnuovo, di essere con noi in Douja in questa 49^ Douja D’or. Ci siamo incontrati anche all’EXPO dove l’opera salesiana ha un padiglione e noi siamo stati a visitarlo.” Così il Presidente Goria rivolgendosi a Don Deiana e a tutti ha fatto l’invito al convegno in Cascina Triulza il 23 settembre proprio sulla responsabilità sociale delle imprese che a partire dalla gioia del vino incontreranno le scuole professionali orafe piemontesi dei gioielli. E ha concluso Goria:

“Bellezza e responsabilità per una ricchezza che trasformi ambienti di povertà in vita produttiva. Su questo i salesiani sono maestri.

Il nostro pensiero è sempre ai giovani e alle opportunità di sviluppo che per loro possiamo costruire insieme. Grazie di cuore per questa vostra testimonianza e per il lavoro che proseguiremo dopo la Douja.”

Nel ringraziare per l’Ospitalità, per il collegamento con l’Argentina avvenuto circa alle 16,30 italiane del 15 settembre, ma oltre Oceano era mattina, Don Deiana ha ribadito col documento dal titolo

“Seminare la terra, educare i giovani” il cammino intrapreso:

  • disponibilità per la realtà formativa Monferrina con l’Università di Asti e le Università di Campo Grande (Brasile), Rodeo del Medio (Argentina), le scuole Superiori di Linares (Cile) e di Ressins (Francia)
  • offerta di scambi culturali fra giovani studenti per migliorare le diverse professionalità richieste in agricoltura su biodiversità, biotecnologie e gestione sostenibile delle risorse. (e.b.)
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