Asti si trasformerà – ed è la 53esima volta – nella capitale del vino: venerdì 6 settembre torna la Douja d’Or, dove ogni gusto potrà trovare soddisfazione per le vie del centro storico grazie alle 268 etichette scelte, 109 piemontesi.
“Crediamo che questo Salone sia sempre più importante quando vado in giro per il mondo e dico che sono di Asti mi dicono “Ah, dove c’è il vino buono. Ecco, questo è un brand che dobbiamo portare avanti sempre di più e con questo evento lo cerchiamo di fare sempre meglio” ha detto ai microfoni del TGR del Piemonte il presidente della Camera di commercio di Asti, Erminio Renato Goria.
Il settore oggi in Piemonte vale 1 miliardo di euro di esportazioni, 250 milioni le bottiglie prodotte, 18mila le aziende coinvolte nella filiera. “Un trampolino di lancio anche per le aziende piccole, che stanno crescendo possono avere quella pubblicità che può servire loro a crescere e sfidare i mercati internazionali”.
Quest’anno per la prima volta sono state coinvolte le associazioni dei sommelier e la stampa di settore per avvicinarsi di più ai gusti e alle percezioni dei consumatori e soprattutto del trade, cioè dei ristoratori.
Il Salone quest’anno sarà ancora più diffuso e attento alle tradizioni culinarie del territorio, per celebrare, come merito, il vino, colorato e profumato gioiello dell’Astigiano.