Iacono (Onav): “Ecco come decidiamo quali vini vincono”

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“Quando si giudica un vino da soli è complicato , ma quando lo si fa all’interno di una commissione perché il giudizio è cumulativo lo è ancora di più”. Francesco Iacono, direttore dell’Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino) il compito è sempre estremamente delicato.

Le commissioni erano composte da 7 commissari, 4 dovevano essere enologi, quindi tecnici, e 3 provenienti dal mondo della degustazione professionale: Onav, Ais e Aspi. “In questo caso – spiega – non è solo questione di attribuire un punteggio a un vino, ma serve condividerne le motivazioni”. Il problema è che tutto questo deve avvenire in 2 o 3 minuti”.

I commissari utilizzano una scheda riconosciuta a livello internazionale dall’Union Internationale des Oenologues che prevede un’analisi dal punto di vista visivo, olfattivo e gustativo: “Vengono assegnati punteggi che riguardano l’armonia, la finezza, l’eleganza, la vicinanza con la tipologia della tipicità di quel vino”.

È stato fissato a 87 centesimi il limite minimo perché un vino venisse premiato, e a 90 perché passasse alla selezione finale degli Oscar della Douja. Sono stati 65, cioè quasi l’8%, i vini che hanno superato i 90 punti e sono stati sottoposti a una ulteriore commissione: 11 persone, di cui 8 enologi e 3 giornalisti di settore.

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