Aprono le Sagre con il Festival e i buongustai si accodano

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E’ un rito ormai che si ripete da 42 anni. Un rito della cucina nostrana di un tempo con numeri che toccheranno circa 5000 piatti serviti, o forse più, da ogni Pro Loco. Le code già alle 18,30 al “fritto misto” alla “bela cauda” e al Salame dolce. Sì perché il criterio di scelta della fila è quello del menù.

Tutte le Pro Loco vincono per simpatia ma alla gola non si comanda. Funziona così: uno guarda quale piatto sperimentare e poi si dirige verso la “casetta n.” e magari l’amico fa un’altra fila per due piatti e così una portata e via l’altra arriva notte che si capisce come sia bello mangiar veramente bene accompagnando il tutto con vino, damigiane di vino selezionato.

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